Lettera di un autore anonimo e solitario

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… novità del 2021!

In piene facoltà, Egregio Presidente Le invio la presente che spero leggerà, Le scrivo da una modestissima fabbrica dei sogni che in questo momento, per motivi contingenti, ha l’indirizzo di casa mia. Per un fatto personale conosco da sempre la malinconia. E per lo stesso motivo ho passato tutta la vita cercando d’ingannarla, tenerla lontana, prevenirla e, se non stessi scrivendo a Lei, direi anche, fotterla.

 

Alla fine della mia battaglia ho scoperto che c’è un solo modo per ingannarla, comune a tutti, e cioè sorridere e, magari, incantare.

E ho capito che per far sorridere qualcuno bisogna raccontagli delle storie che parlino di miseria ma anche di nobiltà, che parlino di personaggi in cerca dei loro autori, di sposi promessi, oppure di misteri buffi.

 

Per questo, se dovessi fare il ministro nel Suo governo Le chiederei il Dicastero della Malinconia.

Già, la malinconia, e sa perché Presidente? Perché questo nostro è il paese del cielo blu, quello dipinto di blu, dove uno non desidera altro che di volare. È il paese del sole mio, Suo, nostro, loro. Dove la commedia è tanto importante da essere divina.

 

C’era un libro, tanti anni fa, che raccomandava ai suoi lettori di non fare annegare il sole nella malinconia. Ecco, io credo che sarebbe questa la missione del mio Ministero. Perché se la gente smettesse di ridere, se la gente italiana smettesse di ridere… beh, non potrei nemmeno pensarci!

 

Però Presidente per non fare annegare un sole c’è un unico modo: portarlo in teatro.

Lì abbiamo tutte le scotte e gli ingegni, perfino quelli del Paradiso che, dal Brunelleschi in poi, abbiamo potuto usare per le idee industriose in cui ‘riempire i cieli di figure vive, con contrappesi e luci da far girare’. Lì troveremmo la polvere di stelle per dare profondità a quel firmamento.

E spiace, ma così è se vi pare e anche se non vi pare.

 

Un grande attore italiano una volta disse che “…il teatro è una zona franca della vita, lì si è immortali”. Magari, in attesa di medicamenti… ha visto mai?

Perciò ci pensi ancora e ancora, Presidente e se l’è piaciato faccia qualcosa, la prego, per la Malinconia di Stato.

 

Un autore anonimo e solitario

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